LA STELLA DEI KNICKS NUOVAMENTE COSTRETTO A FERMARSI PER IL
RIACUTIZZARSI DEI PROBLEMI ALLA SCHIENA
DANILO GALLINARI E' TORNATO QUEST'OGGI IN ITALIA. PURTROPPO PER IL
GIOVANE GALLO PERO', L'INATTESO RITORNO A CASA HA UNA PRECISA
MOTIVAZIONE DOVUTA AL PERPETUARSI DEI PROBLEMI ALLA SCHIENA CHE
AFFLIGGONO IL GIOCATORE DEI NEW YORK KNICKS DALLA SCORSA ESTATE.
GALLINARI, INFATTI, DURANTE LA SUMMER LEAGUE NBA AVEVA SUBITO UN COLPO
ALLA SCHIENA CHE LO AVEVA MANDATO K.O. FACENDOGLI PERDERE LA PRIMA
PARTE DELLA STAGIONE, MA LA STRATEGIA DELLO STAFF MEDICO NEWYORCHESE
ERA STATA QUELLA DI SCEGLIERE UNA TERAPIA CONTENITIVA, DA UNIRE AD UN
PRIMO PERIODO DI RIPOSO, PER PRESERVARE IL NUMERO 8 DEI KNICKS DA
PROBLEMI PIU' GRAVI E DALLA POSSIBILITA' DI UN'OPERAZIONE CHIRURGICA. LA
SOLUZIONE SEMBRAVA POTESSE AVER FUNZIONATO E GALLINARI DOPO UN PERIODO
AI BOX ERA RIUSCITO A RIMETTERE PIEDE IN CAMPO LO SCORSO 17 GENNAIO
(NON GIOCAVA DAL 31 OTTOBRE) FORNENDO ANCHE UN CONTRIBUTO DISCRETO
NELLE 26 PARTITE GIOCATE (6.1 PUNTI, 2 RIMBALZI). LA SENSAZIONE NEL
VEDERLO GIOCARE PERO' ERA QUELLA DI UN GIOCATORE CHE NON RIUSCIVA A
DARE MAI IL 100% E SOPRATTUTTO NON AVEVA LA POSSIBILITA' DI AVERE UNA
FLUIDITA' DI MOVIMENTI CONSONA AD UN ATLETA NBA. LE COSE SI
ERANO FATTE PREOCCUPANTI DOPO LE PARTITE CON MINNESOTA E CLEVELAND
DEGLI SCORSI GIORNI IN CUI MIKE D'ANTONI (L'ALLENATORE DEI KNICKS)
AVEVA DATO AL GALLO RISPETTIVAMENTE 12 E APPENA 6 MINUTI DI GIOCO. CIO'
AVEVA FATTO PENSARE AD UN RIACUTIZZARSI DEI PROBLEMI, IPOTESI
CONFERMATA NELLE SCORSE ORE E CHE HA PORTATO GALLINARI A SCEGLIERE,
D'ACCORDO CON LO STAFF DEI KNICKS, DI RIENTRARE IN ITALIA PER
CONSULTARSI CON ALTRI SPECIALISTI DOPO QUELLI CHE LO AVEVANO GIA'
VISITATO A BOSTON E LOS ANGELES TEMPO FA E A QUELLO DI NEW YORK CHE
PROPRIO NEGLI SCORSI GIORNI HA RESO AL GIOCATORE DEI KNICKS UN
ULTERIORE CONSULTO MEDICO. IL PERICOLO PIU' GROSSO, CHE SEMBRAVA
POTESSE ESSERE ORMAI SCAMPATO, E' QUELLO DI UNA OPERAZIONI CHE DI FATTO
FAREBBE TERMINARE ANZITEMPO LA STAGIONE DI GALLINARI. IL RISCHIO
NELL'OPERARE UN RAGAZZO COSI' GIOVANE E' ALTO, MA DOPO IL FALLIMENTO
DELLE STRATEGIE CONTENITIVE ATTUATE FINO ALLO SCORSO 15 MARZO,
L'IPOTESI DI UN INTERVENTO CHIRURGICO E' PURTROPPO TORNATA IN AUGE
NELLE ULTIME ORE.
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